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SCOPRIAMO IL NOSTRO TERRITORIO ATTRAVERSO I 5 SENSI

lifestyle

Un mondo al di là dei nostri occhi

Hai mai pensato al fatto che quando viaggiamo tutti i nostri sensi vengono attivati? Al di là di quello che vedono i nostri occhi, il corpo percepisce e ricorda qualsiasi stimolo per noi insolito: che sia un profumo, un suono, il primo boccone di un piatto mai assaggiato, la consistenza di un oggetto o un colore sgargiante.

Da vedere

Il viaggio sensoriale nel territorio di Casamassima non può che iniziare dalla vista. Il panorama circostante si caratterizza, infatti, per la presenza di boschi di querce e di enormi grotte sotterranee tipiche dei paesaggi carsici. Il centro abitato è un libro di storia a cielo aperto: tra palazzi ottocenteschi tra cui il Palazzo Ducale Vaaz, il Palazzo Amenduni ed il Palazzo de Bellis ed edifici religiosi come il monastero di Santa Chiara, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa Madre.
Simbolo del paese è invece la Porta Orologio che si apre sul borgo antico di origine medievale, conosciuto per la bellezza dei suoi vicoli e abitazioni colorate d’azzurro e per questo ribattezzato “La città azzurra” d’Italia dal pittore milanese Vittorio Viviani.

Da assaporare

Ma non finisce qui! Spostandoci sul gusto, la cucina del territorio è tipicamente mediterranea, caratterizzata da ingredienti genuini frutto della terra e del mare. Tra i piatti tipici troviamo le orecchiette con i cavoli o gli iconici cavatelli con rape, acciughe o con ceci. Il re indiscusso della tradizione rimane però il coniglio ripieno: un piatto con ingredienti poveri ma nutrienti nato dalla necessità delle massaie di rendere più gustosa e saporita la carne bianca.

Da odorare

Difficile descrivere gli odori di questi luoghi, ma non si possono dimenticare quelli che sprigionano i vini locali, nelle cantine o direttamente in tavola. I profumi non mancano – freschi, secchi o fruttati – e la terra offre alcuni vini prelibati tra cui il Primitivo, il Moscato, il Sangiovese o la Malvasia.
Ci stiamo dimenticando qualcosa? Certo! I frantoi e l’aroma scagionato dall’eccellente olio extravergine d’oliva del territorio. Infine, sempre grazie all’olfatto, possiamo “fiutare l’aria” e, soprattutto in certe giornate, il vento ci porterà il profumo del mare che non è affatto distante! Passando al tatto la prima parola che salta in mente è: artigianato.

Da “sentire”

Che si tratti di quello gastronomico, artistico o manifatturiero, basta toccare con mano per “sentire” la storia e la tradizione che si celano dietro ogni singolo dettaglio. E l’udito? Be’ sicuramente ha molto a che fare con gli eventi più attesi dell’anno: le caratteristiche Feste patronali e le sagre. Ad esempio San Rocco con i suoi tre giorni di festeggiamenti, durante il quali l’icona del santo protettore di Casamassima viene rivestita con un mantello d’argento, adornata di gioielli e portata in processione tra canti e litanie, oppure la Madonna del Carmine con i concerti in piazza e fuochi pirotecnici. E ancora il corteo per Corrado IV di Svevia, un evento a cui prendono parte quattrocento figuranti vestiti con abiti medievali, accompagnati da artisti di strada, sbandieratori, musici, danzatrici, mangiafuoco, cavalieri, giocolieri e teatranti.

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